Guilhem de Cabestanh

COME MORISSERO DI MALA MORTE Messer Guilhem de Cabestanh e la Contessa di Rossiglione

BnF ms. 12473 fol.89v
Guilhem de Cabestanh fu un trovatore e cavaliere vissuto nel XII secolo in Occitania.
Fu autore di stupende “canso”, garbate e gentili, delle quali purtroppo solo otto sono sopravvissute al tempo, tutte composte tutte in lingua d’Oc.
La sua vita fu gagliarda come spesso capitava alle persone nel XII secolo, frequentò corti, cantò e servì vari signori. Due potrebbero essere le cause della sua morte: la prima legata alla battaglia di Las Navas de Tolosa alla quale Messer Guilhem prese probabilmente parte come cavaliere; la seconda invece legata ad un macabro episodio giunto a noi attraverso ben quattro fonti medievali.
Secondo i manoscritti Messer Guilhem venne assassinato da un visconte che avea nome Raimon, geloso del rapporto tra sua moglie Sirmonda ed il nostro trovatore.
Ogni fonte è differente per lunghezza e ricchezza di dettagli ma tutte riportano il fatto che ora riporterò nella versione tradotta in italiano dalla lingua d’Oc dal "Novellino Provenzale" scritto da Uc De Saint Circ e tradotto in italiano da Gaetano Romagnoli.
Il tema del cuore mangiato era estremamente popolare nel Medioevo e se ne trovano svariate versioni in fonti francesi e italiane. Persino Boccaccio nel suo Decameron parla di questa leggenda ed una versione ridotta si trova anche nel "Novellino", testo italiano di fine XIII secolo
Vi invito inoltre all’ascolto dell’interpretazione della vidas di Guilhem de Cabestaing che il grande maestro René Clemencic ed il suo consort hanno realizzato ed inserito all’interno dell’opera “Troubadours”.

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Guilhem de Cabestanh fu un cavaliere del Contado di Rossiglione, che è del Re d’ Aragona, e che confina con Catalogna, e con Narbonese. Molto fu avvenente uomo de la persona, e pregiato d’armi e di servire e di cortesia e buon trovatore. Ora avea nella sua contrada un’ alta donna che avea nome Madonna Sirmonda, la quale era mogliera di Messer Raimon di Castel Rossiglione. Il marito era Visconte molto ricco e gentile, ma bravo e malo ed orgoglioso oltre misura; la donna era la più bella ch’uomo sapesse in quel tempo, e la più pregiata di tutti valori e di tutta cortesia e molto onorata per tutti li valenti uomini della contrada, e l’uomo diceala la bella Contessa di Rossiglione. Lungamente l’amò Messer Guilhem de Cabestanh e ne fece molte buone canzoni, e la donna per ciò straniossi da tutt’ altro intendimento, e lo fece suo cavalliere. I lusinghieri maldicenti furonlo dire al marito di lei, il quale n'ebbe gran gelosia, e per suo bravo cuore rinserrolla in una torre e fecela guardare sottilmente e le furono fatti molti dispiaceri. Donde Messer Guilhem entrò in gran tristezza ed in gran dolore, e mostrò intendersi altrove per cessare la gelosia del Visconte. — Ma poi non volendo o non sapendo mantenere sua stranezza, fece quella Canzone che comincia:

Il dolce cossìro
Che mi dà Amor sovente, .
nella quale è una cobbola che dice:
Tutto che fò per temenza.
Nol crediate: chè in voi feggio,
Anche quando non vi veggio.

E a questo motto, quando Messer Raimon udì la Canzone. credette intendere tutto il fatto di Messer Guilhem e di Madonna Sirmonda, e come seguitasse tuttavia loro intendimento: perchè mosso da ira e da suo natural mal talento mandò a Messer Guilhem che venisse a parlamento con lui. E Guilhem venne, e Messer Raimon menollo fuori assai lunge dal castello, e là a tradigione, tratta la spada, l’uccise, e poi gli tolse la testa e la mise in un carnieretto, e fieramente trattogli il cuore del corpo, lo mise colla testa altresì. Poi ch’ebbe fatto questo, rientrò a cheto nel castello, e fece arrostire ed apprestare dilicatamente il cuore, e fello apportare nella torre alla tavola della mogliera; per ciò che la donna s'aggradava forte di cuore di selvaggina, e sotto questa coverta feglielo mangiare facendo sembiante ch'egli anche ne mangiasse, E quando l’ebbe mangiato, Messer Raimon si levò su, e guardandola per mezzo il viso le disse che ciò che avea mangiato era il cuore di  Guilhem de Cabestanh, ed in orrenda provagione mostrolle la testa tratta del carniere, e domandolle se le era stato buono a mangiare. E la donna conobbe la testa di Messer Guilhem e gelò, e, quando il potè, disse che tanto buono le era stato e sì savoroso, che giammai altro mangiare nè altro bere non le torria il savore dalla bocca che il cuore di Guilhem vi avea lasciato. Il marito, quando udì ciò, corsele sopra colla spada, e la donna ebbe paura, fuggì al balcone, se ne lasciò cader giuso, e morte la disfece del colpo al piede della torre. Quando questo male fu saputo per tutta Catalogna e per tutte le terre del Re d'Aragona, e per lo Re Messer Alfonso e per tutti li Baroni delle contrade vicine, molto grande ne fu la tristezza e grande il dolore per la morte crudele della donna, e per l’uccisione a furto di Messer Guilhem de Cabestanh, e per lo fatto del cuore dato a mangiare. Donde giuraronsi insieme li parenti di Messer Guilhem e della Donna, a tutti li cortesi cavallieri di quelle contrade, e guerreggiarono Raimon di Castel Rossiglione a fuoco ed a sangue. E il Re d’ Aragona, quando seppe il fatto venne nella Terra, e come alto Signore prese Raimondo di Castel Rossiglione, e miselo in sua prigione, e lo diseredò e li
tolse tutti suoi castelli, e tutti donolli in fio alli parenti di Messer Guilhem e della Donna. Poi fe’ mettere questi due insieme in un monimento nella città di
Perpignano: e fa una lunga stagione che tutti li cortesi cavallieri e le donne gentili di Catalogna e di Rossiglione e di Sardegna, e di Cofoleno e di Narbonese veniano fare ciascuno un annuale per loro anime nel giorno in che morirono, pregando devotamente la divina misericordia che loro avesse mercé.




Ensemble: Clemencic Consort 
Opera: Troubadours 


 Tutti i diritti riservati ai musicisti del Clemencic Consort. Il video ha il solo scopo di diffondere la bellezza della musica del Medioevo.