Le Roman de Fauvel



Quando un asino divenne il re del mondo: Le Roman de Fauvel

Nel 1312 in Francia regnava Filippo IV, uomo risoluto ed ambizioso nelle cui vene scorreva il sangue dei Capetingi, famiglia le cui origini si perdono nel tempo. Era forte il re Filippo, risoluto, ardito e pronto ad eliminare senza scrupoli qualunque ostacolo si interponesse tra lui ed il suo obiettivo. Di certo non temeva il potente e pericoloso Papa Bonifacio VIII, con il quale si scontrò per quasi tutta la vita, oppure i potenti feudatari che sotto al suo regno avevano visto il loro potere diminuire notevolmente. Le cronache ci dicono che Filippo IV fosse anche di bell’aspetto, così affascinante che ieri come oggi viene chiamato da tutti Filippo il Bello. Cacciò gli ebrei dal suo regno ed uccise tutti i monaci guerrieri, detti templari, verso i quali aveva enormi debiti. Nel 1314 Filippo il Bello morì durante una battuta di caccia a causa di un ictus, la sua morte era stata predetta da Jacques de Molay, capo dei templari e bruciato sul rogo, che in punto di morte rivelò al re Filippo che nel giro di un anno lo avrebbe seguito, e così fu. Morto Filippo, i feudatari francesi iniziarono a creare disordini ovunque ed il regno di Francia entrò in un periodo di crisi politica e religiosa molto profonda. La corruzione dilagava ovunque e le vendette dei baroni ricadevano sui ministri reali che durante il regno di Filippo avevano supportato le sue scelte, per quanto a volte potessero apparire crudeli. Il suo cancelliere Enguerrand de Marigny, uomo potentissimo che lo aiutò in molte faccende complicate, come ad esempio il processo dei templari, venne catturato ed ucciso sulla forca dove venne lasciato per due anni interi. Il notaio di Enguerrand de Marigny invece, un semplice chierico di nome Gervais du Bus, aveva assistito da spettatore a questo mondo che violentemente si rinnovava. Poteri spirituali e terreni litigavano tra di loro come bambini a scapito del buon esempio e della protezione che avrebbero dovuto assicurare al popolo. Gervais du Bus nei circoli culturali notava come il sentimento mistico e la pietà dei secoli precedenti andassero morendo, lasciando spazio ad una borghesia d’elite arricchita dal mero commercio. Ed è in questo contesto che Gervais du Bus crea opera geniale, più rivoluzionaria di tutto quello che gli stava accadendo intorno, da vita all’asino Fauvel.

Fau-vel significa favola, menzogna velata, ogni lettera del suo nome corrisponde ad un vizio capitale. La ruota della dea Fortuna, che sempre gira senza mai fermarsi, ha elevato Fauvel, emblema di ogni vizio e perversione, al ruolo di sovrano indiscusso di tutto il mondo. Il suo potere cresce ogni giorno di più e nel suo sontuoso palazzo baroni e uomini di chiesa da tutta Europa giungono in pellegrinaggio per spazzolargli il lucido pelo, pulirlo dal letame ed accudirlo con ogni attenzione possibile perché anche se è un asino egli è il re, il resto non conta.Fauvel, orgoglioso nel suo successo, decide di prendere moglie ma non trovando nessuna donna degna del suo rango decide di rivolgersi proprio alla dea Fortuna, che tanto lo aveva favorito in tutti questi anni. 

Fortuna lo insulta e lo rimprovera aspramente per l'arroganza della sua richiesta e dopo una lunga critica ai modi dissoluti e peccaminosi di Fauvel e della sua corte, lo liquida dicendogli di avere una dama più adatta al suo rango, e cioè Vana Gloria. Fauvel, quasi incurante di tutta la predica di Fortuna sembra comunque felice di aver trovato una sposa e così se ne va con Vana Gloria, la sposa e la onora al meglio nella sua corte. Alle loro nozze viene imbastito un sontuosissimo banchetto che precede un epico e fantastico torneo che vede impegnati Vizi e Virtù.
Il torneo termina con la fuga dei vizi e di Fauvel, entrambi scacciati dalle Virtù, in questo romanzo personificate da frigide e bigotte donne angeliche discese dal cielo. 
Gervais du Bus però, poco prima di concludere il suo romanzo informandoci sul fatto che dovesse andare di corsa a bere, ci informa che l'amore tra Fauvel e Vana Gloria uscì incolume da questa disfatta continuando a mettere al mondo una terribile e viziosa prole destinata a popolare il mondo intero come una piaga. 
Una pagina del Roman de Fauvel
raffigurante il rito del charivari


Il successo di questo romanzo fu enorme e ne furono scritte molte copie. Nonostante il Roman de Fauvel sia uno scritto decisamente moralista, il romanzo vuole essere una critica sociale che pone in risalto la dilagante corruzione della chiesa. Nel "liberale" periodo chiamato rinascimento lo scritto venne ritenuto eretico e reso illegale proprio a causa delle forti critiche contro il clero. Ciononostante la sua diffusione fu così vasta che a noi sono giunte varie copie.

Parlando del lato musicale che più interessa a questo blog, il Roman de Fauvel comprende più di cento brani, opere monodiche di repertori sia sacri che profani e tutte le forme musicali del tempo come il rondò o il lai, brani di musica popolare, canzoni celebri e sacre “storpiate” e riadattate oltre a brani composti appositamente per l’opera che, grazie alla sua completezza, ci offre una visione completa del cambiamento musicale avvenuto nei secoli di Filippo il Bello. L'Ars Antiqua lascia il posto all’Ars Nova, un nuovo “genere” musicale nato nel 1320 e che ha per padre Philippe de Vitry, compositore, poeta e musicologo che ha contribuito anche alla musica nelle versioni successive del Roman du Fauvel. L’opera realizzata dal maestro René Clemencic e dal suo Consort è a mio avviso la più accurata e completa mai registrata. Include brani musicali e versi del romanzo che grazie ad una brillante interpretazione riescono a farci rivivere buona parte della grottesca vicenda di Fauvel, a farci ridere delle sue avventure e magari a farci riflettere sul fatto che forse quella numerosissima prole siamo noi.

Per consultare o scaricare uno dei manoscritti più ricchi: Roman de Fauvel



Le Roman de Fauvel
Ensemble: Clemencic Consort



Tutti i diritti riservati ai musicisti del Clemencic Consort. Il video ha il solo scopo di diffondere la bellezza della musica del medioevo.

Per acquistare l'opera: Le Roman de Fauvel - Clemencic Consort

Favellandi vicium
Porchier miex estre - Vers 1148
Mundus a mundicia
Quare fremuerunt
Vers 49-62; 69-96
Veritas arpie. Vers 97-116; 123-148
In mari miserie
Vers 149-168
Ad solitum vomitum
Vers 229-258
Porchier miwx estre - Vers 259-280
Virtus moritur
Vers 301-318; 395-398; 1126-1135
Fauvel nous a fait present - Vers 317-324
Porchier miex estre ameroie
Vers 1219-1240
Ade costa dormientis
J'ai fait nouveletement
Douce dame
Gaude Favellus
Charivari
Vers 5815-5842; 5849; 5850
Quoniam secta latronum
Vers 5905-5926 - Mario, virgo virginum
Vers 6023-6050
Omnipotens domine
Vers 6051-6056 - Jhesu, du dator venie
Vers 6065-6074 - Bon vin