Fin'amor e Amor de lonh


"E’ meglio scambiar passion per dolore che vivere senza amore", cantava nel XV secolo il compositore e poeta Juan del Enzina. 
Questo modo di vivere l’amore, così moderno sotto certi aspetti, è figlio della poesia trobadorica medievale.
Circa nell’XI secolo, la concezione di amore si evolve dando vita a correnti artistiche destinate a cambiare non solo il mondo dell’arte, ma anche il rapporto tra uomo e donna, dove la donna diviene da puro oggetto di desiderio sessuale, con relativa esaltazione delle sue sole qualità fisiche - un classico dell’antichità - o da essere sostanzialmente peccaminoso come nella concezione cristiana dell'alto medioevo, a soggetto superiore da onorare, cui ambire in senso non solo fisico ma anche, e soprattutto, spirituale. 
Una riabilitazione morale, una rivoluzione dei costumi nata dalla musica e dalla poesia di trovatori come Raimbaut de Vaqueiras, figlio di uno squattrinato cavaliere di Provenza che, come si legge nella sua vida: 
"Sapeva ben cantare e comporre coblas e sirventès; e il principe d'Orange gli fece un gran bene e grande onore, insignendolo e facendolo conoscere e stimare dalla buona società."
Raimbaut passò molto tempo nel nord Italia, luogo dove la sua musica e la sua poesia erano particolarmente apprezzate e lì s’innamorò di Beatrice, La Dama del Monferrato che Raimbaut chiama nelle sue composizioni il Bel Cavaller dato che un giorno, mentre la stava spiando dalla sua finestra, la vide in abbigliamento intimo estrarre per gioco una spada nell'attesa del suo spasimante e poi maneggiarla «alla maniera di un cavaliere». 
Jaufré Rudel
 mentre finalmente abbraccia il suo amore lontano
Anche Jaufré Rudel, celeberrimo trovatore occitano, contribuì in maniera decisiva a questa rivoluzione del mondo dell’arte grazie alle sue composizioni spesso dedicate a questo “amore lontano”, amor de lonh in occitano. Jaufré era infatti follemente innamorato della contessa della lontana città di Tripoli. Il trovatore non vide mai la sua amata di persona fino a che non la raggiunse ormai in punto di morte, ciononostante le dedicò tutto l’amore contenuto nelle sue liriche.

Impossibile non citare l’influenza dello scrittore e poeta Chrétien de Troyes che con le sue opere portò anche il “grande pubblico” a conoscenza della poesia trobadorica. Il grande Guglielmo IX d'Aquitania, considerato il primo dei trovatori fu un modello per generazioni di poeti e compositori francesi, italiani e successivamente tedeschi, padre del concetto del fin'amor, o per dirla in termini moderni, amor cortese. 
L’opera che vi presento è una splendida raccolta basata sui concetti di Amor de Lonh e di Fin’amor.
I musicisti che hanno realizzato quest’opera sono l’ensemble Gilles Binchois che con grande passione ha riportato in vita le canzoni di Adam de la HalleJaufré Rudel e Raimbaut de Vaqueiras oltre ad altri brani tradizionali o senza attribuzione.


L'amor de lonh




Tutti i diritti riservati ai musicisti dell'ensemble Gilles Binchois, il video ha il solo scopo di diffondere la bellezza della musica del medioevo. 


Per acquistare l’opera: L'amor de lonh



Trad. Sephardic song
Esta montaña d'enfrente

Jaufré Rudel
Lanquan li jorn son lonc en mai

Trad. air from Auvergne
Quand la pastora

Trad. song from Béarn
Triste ei lo cèu

Jaufré Rudel
Quan lo rius de la fontana

Adam de la Halle
Trop desir a veoir

Trad. Sephardic romance
Una hija tiene el rey

Trad. air from Limousin
Dinz la roubieira de Lissac

Martim Codax
Quantas sabedes amar amigo

Raimbaut de Vaqueiras
Altas undas

Trad. song from Galicia
Meu amor, meu amoriño

Anon., Trouvère
Fine Amors me fait chanter

Martim Codax
Ai Deus, se sab'ora meu amigo

Gaucelm Faidit
Del gran golfe de mar

Anon.
Lyrical lai: A vous, Tristan

Adam de la Halle
Au repairier

Anon.
Quant voi le douz tens