Le jeu de Robin et Marion

Adam de la Halle, musica e teatro profano nel medioevo: Le jeu de Robin et Marion


Ora ditemi, dolce pastorella
Verreste voi venir con me
Da sola nel boschetto, a cavallo?

Adam de la Halle, Le jeu de Robin et Marion


Nell’anno 990 un vescovo inglese di nome Sigerico, dopo una lunga carriera clericale, venne nominato arcivescovo di Canterbury. Durante lo stesso anno Sigerico decise di raggiungere Roma per presentarsi davanti a papa Giovanni XV e quindi ricevere da lui un pallio, una striscia di stoffa bianca utilizzata come paramento liturgico e simboleggiante la pecora che il pastore porta sulle proprie spalle.
Durante il suo pellegrinaggio Sigerico discese dunque dall’Inghilterra alla Francia, approdando a Calais per poi dirigersi verso Roma. Nacque così una lunga via chiamata “Itinerario di Sigerico” che attraversava l’Europa dall’Inghilterra all’Italia, divenendo successivamente un’arteria fondamentale per tutto il medioevo e ribattezzata “Via Francigena”, nome utilizzato ancora in questi nostri tempi.
Una delle tappe di questo percorso includeva un paese del nord della Francia chiamato Arras, che anche grazie alla sua posizione, sulla via Francigena, divenne un centro culturale estremamente prolifico ed importante per il territorio dell’alta Francia.
Lì i trovieri che scrivevano musica e poesie in lingua d'oïl, linguaggio dal quale si sviluppo il francese moderno, si riunivano in puys, confraternite o gilde che patrocinavano eventi culturali di musica e poesia, dove poeti ed artisti si confrontavano esibendosi o scambiandosi tenzoni poetiche.

Durante il XIII secolo ad Arras viveva un cittadino di nome Henri de la Halle, che grazie all’aiuto di due nobili suoi amici riuscì a far finanziare gli studi di suo figlio Adam, del quale Henri aveva forse colto le valenti qualità artistiche.
Adam partì dunque alla volta di Cambrai per studiare teologia, grammatica e musica presso l’abbazia cistercense di Vaucelles, partecipando spesso agli eventi poetici che si svolgevano nella sua città natale, Arras, all’interno dei puys. Considerate le sue doti come musicista e poeta, il padre e i suoi mecenati lo mandarono a Parigi per studiare all’università della Sorbonne, dove gli studi musicali erano tra i più accurati d’Europa. Proprio in questo periodo Adam iniziò a comporre molti mottetti, canti ed opere musicali a tema sacro.
Adam de la Halle
Terminati gli studi, Adam tornò ad Arras ma a causa delle lotte interne alla città tra le varie famiglie, lui ed il padre si spostarono temporaneamente a Douai dove Adam si innamorò di una ragazza di nome Marie, e la sposò. A lei dedicò molte canzoni, rondeau e mottetti, di lei scrive inoltre anche in una delle sue prime grandi opere profane: “Le jeu de la Feuillée”, un dramma nel quale Adam fa della satira pungente su tutti i suoi conoscenti di Arras, senza risparmiare nemmeno se stesso ed il padre Henri.

Adam fu il primo troviero ad interrompere la lunghissima tradizione di musica sacra nel nord della Francia, scrivendo opere profane e comiche spesso accompagnate da musica popolare.

La sua arte ora necessitava di un protettore o di una protettrice che gli permettesse di lavorare in pace alle sue composizioni; provò dunque a frequentare la corte di Roberto II d’Artois, feroce condottiero che si distinse durante le crociate, ma fu solo quando riuscì ad entrare alla corte di Carlo I d’Angiò che la sua musica e la sua poesia iniziarono a fiorire.
Carlo I d’Angiò amava a tal punto la musica di Adam de la Halle che lo portò con sé durante le sue campagne militari in Egitto, Siria, Palestina ed infine in Italia, dove Carlo I divenne re di Sicilia. Adam scrisse per lui una chanson de geste intitolata: “le roi di Sicilie”, rimasta incompiuta forse a causa della cacciata di Carlo I da parte del popolo di Sicilia, episodio divenuto celebre con il nome di Vespri Siciliani.
Carlo I si stabilì dunque a Napoli dando vita alla corte Angioina, centro culturale estremamente fiorente. Nel 1275, proprio alla corte di Napoli, Adam scrisse l’opera teatrale profana destinata a divenire il suo lavoro più famoso:  “le jeu de Robin et Marion”.

Questa incredibile opera musicale era basata su un tema molto popolare in epoca medievale, quello della pastorelle’: un cavaliere, rappresentante la classe ricca, colta e cortese, perde tutta la sua nobiltà d’animo e cuore alla vista di una "villana" pastorella la quale spesso lo rifiuta con argute argomentazioni, altre volte invece si concede al cavaliere.
Anche per Robin e Marion la storia è analoga alla tradizione ma Adam de la Halle inserisce nella sua opera molti dettagli sulla vita di Marion e Robin e di alcuni loro amici. La musica che accompagna la pièce è di natura popolare, importantissima fonte per noi in quanto testimonianza della musica profana dei secoli medievali.


Le registrazioni audio che vi presento invece sono due: quella dell’ensemble Anonymus e quella dell'ensemble Perceval che ritengo essere la più completa, accurata e fedele in circolazione in quanto contiene momenti recitati dai musicisti ed anche se completamente in francese, l'esecuzione e l'interpretazione dell'opera sono ad un livello così alto che permettono di capire lo sviluppo della storia anche se non si conosce la lingua.
Inoltre, trattandosi di musiche e temi popolari, penso che lo stile non impostato ed accademico che contraddistingue l'ensemble Perceval sia perfetto per rappresentare "Le Jeu de Robin et Marion".

Post scriptum: Il tema popolare della pastorella è sopravvissuto ai secoli proprio come “le jeu de Robin et Marion” ed anche nel XX secolo troviamo canzoni popolari che parlano di pastorelle che mettono in difficoltà uomini di classe sociale elevata grazie alla loro astuzia nel rispondere e rifiutare le loro offerte amorose.




Le jeu de Robin et Marion: Miniature e testi da uno dei manoscritti

Per consultare dei manoscritti contenenti i lavori di Adam de la Halle: Canzoniere I • Canzoniere II

Adam de la Halle, musica e teatro profano nel medioevo: Le jeu de Robin et Marion


Ensemble: Perceval
CD: Adam de la Halle - Le jeu de Robin et Marion

Tutti i diritti riservati ai musicisti dell'ensemble Perceval, il video ha il solo scopo di diffondere la bellezza della musica strumentale italiana del medioevo. 

Per acquistare le opere: ensemble Perceval




1 Scène I : Marion Et Le Chevalier 6:51

2 Scène II : Marion Et Robin 11:20
3 Scène III : Gautier Et Baudon 4:21  (questo brano è opera del troviere Colin Muset di cui si è parlato qui: COLIN MUSET)
4 Scène IV : Péronnelle 5:35
5 Scène V : Le Retour Du Chevalier - L’Enlèvement De Marion 7:25
6 Scène VI : Les Retrouvailles 1:54
7 Scène VII : Le Jeu Du Saint 3:47
8 Scène VIII : Le Jeu Du Roi 4:12
9 Scène IX : Le Repas





Ensemble: Anonymus
CD: Le jeu de Robin et Marion

Tutti i diritti riservati ai musicisti dell'ensemble Anonymus, il video ha il solo scopo di diffondere la bellezza della musica strumentale italiana del medioevo. 

Per acquistare l'opera: Ensemble Anonymus



1 Mout me fut grief / Robin m'aime / Portare, Mo 265

2 Jeu de Robin et Marion: Robins m'aime / Je me repairoie France / He! Robins se tu m'aimes

3 Li maus amourous me tient / Dieus, par quoi / Portare, Mo 96

4 Jeu de Robin et Marion: Vous perdez vos paine Sire Aubert France / Ne sai, que je die / Johanne, Mo 274

5 Jeu de Robin et Marion: Bergeronnète sui / Trairi deluriau

6 Jeu de Robin et Marion: He! Robechon

7 Au douz tans / Biau dous amis / Manere, Mo 119

8 Jeu de Robin et Marion: Vous l'orés bien dire France / Saltarello, Lo 29987, fol. 62r

9 Jeu de Robin et Marion: Bergeronnete / Robin, par l'ame ten père!

10 Hé, Marotele, alons au bois / En la praerie / Aptatur, Mo 75 / Li maus d'amer

11 L'autre jour / Au tens pascour / In seculum, Ms. Bamberg

12 Par un matinet / Lés un bosket / Portare, Mo 259

13 Jeu de Robin et Marion: J'oi Robin flajoler / En mai quant rosier / L'autre jour / He, resveille toi, Robin, Mo 269

14 Encontre le tans de Pascour / Quant fuellent / In odorem, Mo 95

15 Quant florist la violete / El mois de mai / et gaudebit, Mo 135

16 En non Diu / Quant voi la rose espanie / Eius oriente, Mo 104

17 Jeu de Robin et Marion: Avoec telle compaignie / Quiconque rira / Parodie, Quant voi la fleur / et tenuerunt, Mo 241

18 Je voi douleur avenir / Fauvel nous a fait present / Autant m'est si poise / Emi, emi, Marotele, n'ociés / Emi, emi, Marotele sage / Portare, Mo 159

19 Quant froidure trait a fin / Domino quoniam, Mo 221 / Ronde: Le Sentelle

20 Jeu de Robin et Marion: J'ai encore un tel pasté

21 Jeu de Robin et Marion: Audigier dist Raimberge / Quant voi le douz tans venir / En mai quant rose / Immolatus, Mo 121

22 Jeu de Robin et Marion: Venes apres moi / Nota: Domino quoniam

23 Mout me fut grief / Robin m'aime / Portare, Mo 265 / L'autre jour par un matinet / Hier matinet / Ite missa est, Mo 261


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